Essere indebitati non è certo un dramma o un’anomalia. Anzi, è lecito affermare che i debiti facciano parte integrante di ogni sistema economico. Chi non ha il denaro sufficiente per poter esaudire i propri progetti, insomma, non deve far altro che domandare alle banche o ad altri “prestatori” i mezzi per poterli realizzare, restituendo poi il capitale (maggiorato degli interessi) con più calma.
Il problema sorge tuttavia quando si finisce con l’essere troppo indebitati!
In questo caso, infatti, la mole di debiti è talmente elevata che non si riesce più a sostenere la restituzione delle rate. E il risultato è spesso (purtroppo) pronosticabile:
- si accumulano ritardi nei pagamenti e, di conseguenza, anche interessi di mora;
- si finisce con il non poter più restituire il debito in maniera definitiva;
- il creditore avvia procedure esecutive lunghe e costose;
- si viene iscritti nel registro dei cattivi pagatori.
Insomma, un percorso particolarmente sfavorevole che, purtroppo, spesso coincide con l’essere esclusi dalla vita economica e creditizia, con tutto ciò che ne deriva.
Ma come correre ai ripari dinanzi questa situazione?
Tante soluzioni per gli indebitati
Fortunatamente, non tutto è perduto. Esistono infatti tantissime soluzioni a disposizioni degli indebitati che desiderano riprendere il controllo della propria vita. E giova rammentare che molte di queste soluzioni sono davvero convenienti, tanto da poter prevedere saldi e stralci, moratorie, riformulazioni delle rate, esdebitazioni, e non solo!Naturalmente, considerata la varietà della platea delle soluzioni a disposizione per chi ha troppi debiti, il nostro suggerimento non può che essere quello di domandare una consulenza specifica a un professionista nella gestione delle passività, potendo in tal modo beneficiare di un supporto attento e consapevole che aiuterà il debitore verso l’individuazione della soluzione più opportuna.
Qualche esempio?
La legge sul sovraindebitamento
Non ha ancora compiuto un decennio di vita, ma la legge sul indebitamento è certamente una delle occasioni più utili per il debitore che desidera riprendere il pieno controllo del proprio bilancio personale e familiare.
Si tratta infatti di un provvedimento, introdotto con la legge n. 3/2012, che permette al debitore di seguire con successo tre distinte procedure:
- il piano del consumatore, rivolto – appunto – alle persone fisiche che agiscono per scopi non imprenditoriali;
- l’accordo con i creditori, che assomiglia a un mini concordato per soggetti non fallibili;
- la liquidazione del patrimonio, per mettere a disposizione i propri beni nell’obiettivo di soddisfare i creditori.
Tante strade, dunque, all’interno delle quali il debitore potrà scegliere quella che ritiene essere la preferenziale per ritrovare il giusto equilibrio economico finanziario.
Percorsi di risollevamento dalle proprie difficoltà, che collimano con la possibilità di cancellare i debiti non pagati, e che sono inquadrate in iter snelli e efficaci, sotto la supervisione del tribunale, che andrà a omologare il programma del debitore conferendogli una maggiore solidità.
Insomma, tante opportunità oggi a pronta disposizione per gli indebitati. Perché non approfittarne?